Questo frutto dal sapore dolce acido, con la polpa soffice e suoi spicchi bianchi, tende a piacere molto a chi ha l’occasione di mangiarlo. Chiamata anche ‘’la regina dei frutti’’ o garcinia cambogia (per la sua provenienza), oltre la sua bellezza ha tantissime proprietà curative. Per esempio la garcinia fa dimagrire, ma è anche amica del cuore e delle difese immunitarie. Scopri perché fa bene prenderla sotto forma d’integratore o eventualmente mangiarla fresca? Vediamo insieme cinque vantaggi della garcinia mangostana.
La garcinia (famiglia delle Guttiferae) già nel lontano passato, nei paesi del Sud Asia, era usata per ferite della pelle e problemi dell’apparato digerente (dolori addominali, dissenteria, ulcera cronica ecc).
Con la prima occasione che vai in vacanza in Indonesia, Malesia, Sri Lanka, nelle Filippine o Thailandia devi assolutamente provare la variante fresca. Per fortuna, visti i suoi benefici e l’attenzione che la scienza le ha dato, l’estratto di garcinia è stato racchiuso in capsule e distribuito in tutto il mondo.
Però capiamo perché ‘’la regina dei frutti’ ha fatto tanto scalpore nell’ultimo periodo. A cosa serve la garcinia mangostana e quali sono i benefici che possiamo sfruttare da questo frutto?
Garcinia e colesterolo: abbassa quello cattivo e aumenta quello buono
Si sa che il consumo eccessivo di grassi rallenta il metabolismo e crea molti disturbi.
In questo studio legato alle adiposità viene dimostrato che il consumo di estratto di mangostina regola il metabolismo energetico e l’omeotasti lipidica epatica, abbassa il colesterolo cattivo e aumenta il colesterolo buono. Aiutando così gli effetti dimagranti, di cui andremmo a parlare sotto.
Nello studio, viene dimostrato come si deposita meno grasso rispetto a quando non si assume, perché trasforma il grasso in energia (ottimo anche per gli sportivi) e come il mangostano attiva la chinasi proteica (enzimi che portano i segnali nell’organismo), la AMP epatica (un altro portatore di segnale, per esempio l’adrenalina) e la Sirtuin 1 (quando questa molecola si attiva, migliora la sensibilità all’insulina).
Garcinia mangostana aiuta a dimagrire
Già nel punto precedente abbiamo scoperto che la garcinia aiuta a dimagrire.
Un altro test fatto su 100 persone per otto settimane. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi e hanno ricevuto 400 mg di miscela di erbe (scorze di frutta garcinia mangostana miscelata con estratti dei capolini dello Sphaeranthus indicus) due volte al giorno o due capsule placebo identiche. I partecipanti, che pesavano mediamente uguale, hanno mangiato 2000 kcal e camminato trenta minuti al giorno per cinque giorni.
Alla fine dello studio, i ricercatori hanno notato la riduzione di peso nelle persone del gruppo di erbe rispetto a quelle del placebo. Le stesse persone che hanno assunto la miscela di garcinia avevano una riduzione della circonferenza di vita e fianchi.
Negli esami fatti durante lo studio, sempre le persone del gruppo della miscela di garcinia, a digiuno avevano anche una riduzione del glucosio, e non sono stati riscontrati effetti collaterali.
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Rafforza il sistema immunitario: antiossidante, antinfiammatorio, antibatterico
Durante uno studio di trenta giorni fatto su cinquantanove persone di mezza età, divise in due gruppi tra placebo e garcinia mangostana, i soldatini che difendono il nostro organismo (cellule T-helper) sono stati aumentati nel gruppo della garcinia. Questo sembra sia accaduto, come spiega lo studio, grazie ai xantoni della garcinia (potenti antiossidanti).
Nelle analisi fatte durante lo studio, i medici hanno notato che la proteina C-reattiva sierica (proteina che determina lo stato infiammatorio del tessuto) era ridotta. Con gli analisi del sangue se questo livello è più basso di otto mg per litro, allora il soggetto è sano.
Però allo stesso tempo è stato dimostrato che IL-1α e IL-1β (responsabili per l’infiammazione, per esempio febbre) nel gruppo di studio erano più alte di quelle nel gruppo del placebo. Questo potrebbe indicare che nel caso di febbre, sarebbe meglio evitare di assumere la garcinia. Alla fine dello studio, è stato scoperto che più partecipanti hanno riscontrato un miglioramento della propria salute, rispetto a quelli trattati con placebo.
Addirittura hanno scoperto che l’effetto antinfiammatorio della garcinia diventa ancora più forte quando è combinata alla curcuma, palma di Betel (reca catechu) e riso. Non solo: ha anche un forte effetto antibatterico contro la forza dello Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA) e aureus –suscettibile (infezione resistente agli antibiotici come peniciline e cefalosporine).
Considerati gli utilizzi tradizionali nei paesi d’origine della pianta che abbiamo descritto all’inizio, in questo articolo scientifico hanno voluto riassumere gli studi fatti sulla ‘’regina dei frutti’’. Hanno quindi confermato che la garcinia è fonte di sostanze bioattive (composti che contribuiscono in modo attivo alla nostra salute) e un potente antiossidante (xantoni: alfa, beta e gamma-mangostine, garcinone E, 8-deossirananina e gartanina).
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Garcinia: contro il cancro al pancreas
La polpa del frutto garcinia mangostana contiene un antiossidante forte contro il cancro al pancreas, ovvero l’α-mangostina.
In uno studio fatto su cellule umane è stato evidenziato come l’α-mangostina addirittura blocca l’arco vitale del tumore, senza compromettere lo stato delle cellule del pancreas.
In pratica, i malati di cancro hanno sempre l’organo interessato infiammato, per via del fattore nucleare kappa B (NF-κB) (quale attiva le infiammazioni nell’organismo). L’α-Mangostina blocca la ricezione di segnale di questo fattore, quindi l’infiammazione si spegne.
Allo stesso tempo i ricercatori affermano che si possono riscontrare sbalzi a livello dello zucchero nel sangue con l’assunzione della garcinia. Consigliano quindi di consultare il proprio medico per capire se il metabolismo della persona che soffre di questa patologia, possa trarre vantaggio e non il contrario da questo frutto.
Garcinia amica del cuore
È stato rivelato che l’antiossidante α-Mangostina (amico del pancreas), diminuisce le possibilità d’infarto e protegge dai danni alla riperfusione cardiaca. Il trattamento con questo xantone (antiossidante) ha rimesso a nuovo alcuni parametri causati dallo stress ossidativo.
Non è stato dimostrato, che il frutto può curare malattie, quindi non è un farmaco, però può portare molti benefici al nostro benessere fisico.